Nella lunga estate del 2016, il portiere passò dai galloni di titolare al prestito al Bologna

“Ad oggi Alfred Gomis è il portiere titolare del Torino”. Così parlava Sinisa Mihajlovic il 25 luglio del 2016, nella lunga conferenza stampa di chiusura del suo primo ritiro a Bormio. Poi, con il passare delle settimane, gli equilibri mutarono radicalmente. La responsabilità sulle spalle di Alfred iniziava a farsi sentire. Non era facile per un giovane ventiduenne come lui trovarsi d’improvviso a difendere la porta della squadra del cuore, in cui era cresciuto e maturato come uomo, prima di tutto. Le prime insicurezze si erano palesate già prima di quella conferenza: contro il Renate era stato un suo liscio in fase di rinvio a concedere il vantaggio ai nerazzurri. La vera frittata, però, arrivò due giorni dopo. Nella “Eusebio Cup” al Da Luz di Lisbona, contro il Benfica, Gomis regalò ai padroni di casa il vantaggio, uscendo in modo maldestro nel tentativo di agguantare la sfera in presa alta.

Il 13 agosto, nell’esordio ufficiale contro la Pro Vercelli in Coppa Italia, i guantoni se li prese Padelli. E così anche una settimana dopo, nella prima in campionato contro il Milan. Ma neanche il guardiapali di Lecco sembrava convincere Mihajlovic, tanto che la società si convinse ad affondare il colpo inaspettato: Joe Hart. Con l’arrivo del portiere inglese, Gomis si ritrovò addirittura terzo nelle gerarchie e optò – nelle ultime ore di mercato – per il passaggio al Bologna in prestito. Poca fortuna alla corte di Donadoni, meglio alla Salernitana nella seconda metà di stagione. Era la Serie A, però, l’obiettivo del classe ‘93. E così, quando nell’ultimo calciomercato è arrivata la chiamata della Spal gli indugi furono ben pochi. Anche se si trattava di salutare (forse) per sempre il Toro. Il prestito con obbligo di riscatto, infatti, allontana ogni possibilità di un ennesimo ritorno alla base. Questa volta, Gomis, i granata li affronterà solo da avversario. Con qualche rimpianto, certo, ma con la consapevolezza che a Ferrara non possono più fare a meno di lui.


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Mimmo75
Mimmo75
7 anni fa

Alfred è stato gestito male mediaticamente. Al cospetto di Hart era inferiore come lo è a quello di Sirigu. Non giudico ancora Savic perché sarebbe sbagliato visto quanto poco ha giocato ma a naso non mi pare uno scarsone. Alfred lo ricordo benissimo on B avendolo seguito a lungo negli… Leggi il resto »

Tanaka
7 anni fa
Reply to  Mimmo75

Gestito male? Può essere. Però giustamente lui di fare il secondo non a voglia..e di andare ancora in prestito anche. Per cui le scelte erano già fatte

Roberto (RDS 63)
7 anni fa
Reply to  Mimmo75

Ha avuto la sua occasione, dichiarato numero uno da Mihajlović ad inizio della scorsa stagione, si cappello’ due gare consecutive, cosa doveva fare? Rischiare?
L’unica cosa era cedere Padelli e lasciare lui come secondo, ma avrebbe accettato?

Bischero
7 anni fa

L anno scorso dissi che non aveva senso prendere un portiere come hart(sicuramente piu pronto e piu bravo)per fare quei 3-4 punti in piu ma che non ci cambiavano la classifica a discapito di gomis che ci avrebbe fatto fare 3 o 4 punti in meno senza cambiare nulla ma… Leggi il resto »

remy
remy
7 anni fa
Reply to  Bischero

Mi piacciono le persone modeste. Bravo Bischero!

Bischero
7 anni fa
Reply to  remy

Grazie….???….ma è un dato di fatto

McKenzie
McKenzie
7 anni fa

Bravo Miha, quello che fa crescere e dà fiducia ai giovani. In questo caso gestione pessima del ragazzo

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